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Malvasie… una famiglia molto numerosa

Più che di Malvasia sarebbe corretto parlare di Malvasie. In Italia, infatti, se ne contano circa 17 ufficialmente riconosciute. Di Malvasie ce ne sono davvero di ogni tipo: a bacca bianca, a bacca nera e persino a bacca rosa. I primi a produrre questo tipo di vino aromatico furono i Greci, ma è merito dei mercanti Veneziani se oggi possiamo apprezzare le Malvasie.

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All’inizio del XV secolo, infatti, quando occuparono il Peloponneso, iniziarono a importarlo dalla città di Monemvasia, che per assonanza con il nome greco fu ribattezzata dai Veneziani “Malvasia”.

Malvasia bianca, caratteristiche

La Malvasia bianca può essere sia secca che dolce e passita. Si presenta di un bel colore giallo paglierino, con riflessi dorati, che con l’invecchiamento tendono all’ambrato. Al naso spicca per gli aromi di agrume fresco e fiori bianchi, con accenni di mela e sentori erbacei. Al palato risulta di corpo leggero e con una buona acidità.

La versione ferma e secca va servita a una temperatura di servizio di 10° C. Per la versione dolce o passita si consiglia una temperatura di 8° C. In entrambi i casi la bottiglia va stappata mezz’ora prima della degustazione per favorire l’ossigenazione.

Le Malvasie bianche secche sono ideali per accompagnare l’aperitivo o i primi piatti, quelle dolci per accompagnare torte, crostate e pasticceria con creme. Le Malvasie passite si sposano perfettamente con la piccola pasticceria secca.